Nello still life di gioielli ogni piccolo dettaglio è importante, serve una grande esperienza, competenze nell’ambito dell’illuminazione, della ripresa fotografica e del foto ritocco. Come fotografo specialista negli anni ho perfezionato diverse tecniche per raggiungere la resa perfetta dei metalli e delle pietre preziose.
Dedico ad ogni gioiello che fotografo uno studio di luce differente, nella maggior parte dei casi la singola foto finale è composta tante foto scattate con tecniche e luci differenti che vengono fuse assieme in fase di post-produzione.
MACRO FOTOGRAFIA DI GIOIELLI
La fotografia di gioielli rientra nella così detta “Macro Fotografia”, che consente di fotografare piccoli oggetti da molto vicino e creare immagini dove l’oggetto è visibile molto più in grande rispetto alla dimensione reale. Anelli, orecchini, collane, sono molto piccoli, spesso difficili da posizionare su un set, sono altamente riflettenti e l’area messa a fuoco (la profondità di campo) è di pochi millimetri.
I METALLI PREZIOSI
Oro, argento, titanio ed i metalli preziosi in generale, riflettono a specchio tutto quello che li circonda. Un riflesso antiestetico può sminuire la bellezza del gioiello e falsarne la percezione da parte del possibile acquirente. Utilizzo sistemi che danno la giusta diffusione della luce e diversi pannelli per correggere riflessi non voluti (incluso quello della fotocamera) e rendere al meglio le forme del gioiello.
LE PIETRE PREZIOSE
Diamanti, rubini, smeraldi e zaffiri assorbono e riflettono la luce diversamente a seconda del colore, della purezza, del taglio e dell’incastonatura. A volte serve una luce aggiuntiva per illuminare bene una pietra e spesso faccio due scatti, uno con la luce adatta al metallo e un secondo scatto con la luce perfetta per le pietre.
LA MESSA A FUOCO – FOCUS STACKING
Per ottenere la foto di un gioiello completamente a fuoco bisogna scattare in media dalle 20 alle 40 foto ad inquadratura. Il gioiello deve essere immobile, così come la macchina fotografica che viene saldamente montata su treppiedi, poi si scatta una serie di foto in sequenza, nella stessa posizione e con la stessa luce, modificando leggermente solo la messa a fuoco.
In questo modo si ottengono tante immagini ognuna delle quali ha una parte del gioiello a fuoco. Attraverso l’uso di software specifici tutte le foto vengono fuse per ottenere una singola immagine finale a fuoco in tutte le sue parti.
Questa tecnica “speciale” si chiama Focus Stacking ed è l’unico modo per ottenere delle immagini ad alta risoluzione completamente a fuoco.
IL FOTOTITOCCO
La fase di fotoritocco è importante come la fase di scatto e in genere si impiega molto più tempo a ritoccare una foto che a scattarla.
Una volta finito il processo di focus stacking si inizia scontornando il gioiello, poi si procede con la pulizia delle superfici da polvere e graffi, segue la correzione dei riflessi e delle luci che non è possibile controllare in fase di scatto. Infine si interviene su luminosità e colore del metallo e separatamente delle pietre. Se sono scattate immagini con luci diverse per metallo, pietre e sfondo, le foto vengono sovrapposte e si va utilizzare la parte migliore di ciascuna immagine. Se è coinvolta una modella si aggiunge il lavoro di ritocco della pelle. A seconda della complessità dell’immagine, è un processo che può durare anche diverse ore a foto.
Nella fotografia di still life la maggior parte del lavoro viene fatto quando le luci del set sono spente e i gioielli sono già tornati al cliente.
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